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domenica 31 marzo 2019

Il mito di Prometeo

Prometeo dona il fuoco agli uomini e Zeus la virtù politica





Nella storia della cultura occidentale, Prometeo è rimasto simbolo di ribellione e di sfida alle autorità e alle imposizioni, e così anche come metafora del pensiero, archetipo di un sapere sciolto dai vincoli del mito, della falsificazione e dell'ideologia. La figura di Prometeo viene restituita dal mito antico come figura doppia. E’ il trasgressore ribelle che si oppone all’ordine divino, ma anche il benefattore dell’umanità, il dio che si priva della condizione divina per l’uomo e per questo è sottoposto al castigo doloroso che tutti conosciamo; è anche il dio creatore che plasma simulacri e procura loro vita.
 



 






 

Che cosa rappresenta Prometeo? Il colpevole? L’innocente? L’anti-dio? Il dio buono? Il senza dio? Il super-uomo? L’uomo alle prese con la propria coscienza? Prometeo è «Colui che pensa prima di agire» ?



Emblema del progresso e della libertà contro il potere, il mito di Prometeo è stato rappresentato molte volte nella storia dell’arte dalle ceramiche greche, a Tiziano, da Rubens a Ribera fino a Brancusi .
Il mito di Prometeo, ecco la scena descritta dalle parole stesse di Esiodo: “Legò Prometeo dai vari pensieri con inestricabili lacci, / con legami dolorosi, che a mezzo di una colonna poi avvolse, / e sopra gli avventò un'aquila, ampia d'ali che il fegato / gli mangiasse immortale, che ricresceva altrettanto / la notte quanto nel giorno gli aveva mangiato l'uccello dalle grandi ali”
(Teogonia, 521-525).





Cerveteri 560-550 a.C. Ceramica dipinta a figure nere, alt. 14,4, diametro cm 20,2

Tra le produzioni di ceramica greca figurata che raggiunsero l’Etruria attraverso il commercio, si distingue la ceramica laconica, qui documentata da una famosa kýlix (coppa) fabbricata a Sparta poco prima della metà del VI secolo a.C. e attribuita al Pittore di Arkesilas.
Su di essa si può ammirare una delle prime raffigurazioni del mito di Atlante che ci siano pervenute, forse ispirata direttamente alla Teogonia di Esiodo. Atlante, barbato, piega le ginocchia sotto il peso della volta celeste punteggiata di stelle che deve sostenere, essendo stato condannato da Zeus a tenere separato il cielo dalla terra. Al suo castigo si associa quello di un secondo Titano, suo fratello Prometeo, colpevole di aver donato il fuoco agli uomini, e perciò legato a un palo e sottoposto a un supplizio perpetuo: un’aquila gli rode il fegato che ogni notte ricresce per essere di nuovo mangiato. Il piano lineare su cui insistono i due titani, che forse simboleggia la Terra, poggia su una imponente colonna dorica dalla quale si dipartono due boccioli di loto. Il serpente sulla sinistra potrebbe costituire un riferimento alla sfera sotterranea e infera.


Kylix laconico, attribuito al Pittore di Naucrati  Museo del Louvre, Parigi 560-550 a.C.


Al Museo del Louvre è conservata una Kylix risalente al 560-550 a.C., quando l’arte greca era nel suo periodo detto arcaico, riconoscibile dalla tecnica a figure nere con cui i soggetti venivano dipinti. L’interpretazione della kylix laconica attribuita al Pittore di Naucrati è tutt’oggi duplice, poiché nell’uomo seduto di fronte al quale sta planando un’aquila, si può vedere Zeus col suo animale sacro o Prometeo pochi istanti prima dell’attacco diurno. Entrambe le versioni sono attendibili in quanto l’uomo si presenta con un abito prezioso, regale e acconciatura e barba sono quelle con cui tipicamente vengono rappresentati gli dèi. D’altra parte però di questo uomo non si vedono le braccia, motivo per cui potrebbero essere legate evocando così l’immagine di Prometeo.


L’arte può essere uno strumento di conoscenza e testimonianza delle regole come bene comune?


Prof.ssa Palumbo Teresa

Prof.ssa Grillea Cinzia

1 commento:

  1. Le regole sono motivo di equilibrio e stabilità ma se si allontanano dalla libertà e limitano o implicano condizionamenti al bene comune potrebbero essere infrante. Secondo me in qualsiasi contesto le regole vanno rispettate, però nel caso di Prometeo, il suo comportamento è giustificato per il bene comune.
    GIALLOBA015

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