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venerdì 10 maggio 2019

“Società: regole e libertà” – UDA classi I H, II H, II C – Latino e Geostoria Prof.ssa Maria Teresa Donato








Diceva il filosofo Fichte: “L’istinto sociale appartiene agli istinti fondamentali dell’uomo. L’uomo è destinato a vivere in società, egli deve vivere nella società; se vive isolato non è un uomo completo e compiuto, e contraddice a se stesso”. Tuttavia, vivere in società non è facile e la Storia lo insegna…

16 commenti:

  1. Societas da socius, compagno.
    Per definire la società non possiamo non partire dalla radice delle origini del termine.
    Questo termine esprime, infatti, un concetto di interazione e aggregazione tra individui tra i quali si instaurano forme di collaborazione e organizzazione volte ad assicurare il raggiungimento del fine costituito dal bene comune.
    La sintesi di esperienze degli uomini è generalmente conosciuto col nome di società.
    ROSSOHS016

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  2. Nella società, le decisioni più importanti venivano prese da tutta la comunità, dando però più importanza al parere degli anziani. Con il passare degli anni si realizzò la rivoluzione urbana, che portò alla nascita della città e a quello che noi oggi chiamiamo Stato (le decisioni prese da un governo).All’interno delle città assumevano il potere le famiglie grandi, ricche e potenti.
    ROSSOHS015

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  3. IL DIRITTO HITTITA
    Il diritto hittita aveva come punto di riferimento basilare la persona umana che non può essere oggetto dell’arbitrio di una persona ( il Re) oppure di norme non scritte. Tutto passa mediante l’applicazione di norme scritte e progressive. Il fatto che non esistesse l’istituto della vendetta, ma della responsabilità la dice davvero lunga sull’originalità del corpus dell’ordinamento giuridico hittita. Originalità che è evidente nei regolamenti attinenti alla figura della donna, dello schiavo e della convivenza civile. La società hittita era una società profondamente patriarcale con adeguati spazi per le donne; gli schiavi, la cui vita e integrità corporale era protetta dalla legge, avevano diritto di possedere piccoli appezzamenti di terreno in quanto potevano fornire un rendimento maggiore.

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  4. Durante il Neolitico gli uomini cominciarono a vivere in centri abitati via via sempre più abitati e numerosi. Circa 600.000 anni fa comparve l homo sapiens arcaico, che fu in grado di costruire le prime capanne, le quali divennero il fulcro della vita sociale. Così si formò la società umana.

    ROSSOHS007

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  5. In relazione al commento di ROSSOHS007 sulla società del Neolitico, uno tra i primi popoli che si dà una legislazione sono gli Assiri, appartenenti a delle tribù che già nel III millennio a.C. si erano insediate nella Mesopotamia.
    Lo stato assiro era basato su una aristocrazia guerriera che possedeva la maggior parte delle terre. Il resto della popolazione era suddivisa fra contadini e artigiani che conducevano una vita priva di ogni diritto. Tutta la società assira ruotava attorno alla figura del re, capo assoluto che era padrone e governava su tutte le terre attraverso i suoi funzionari. Il re era anche figura religiosa la cui volontà era quella del Dio.

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  6. I primi a stanziarsi in Mesopotamia, tra il Tigri e l Eufrate furono i Sumeri intorno al 4000 A.C.
    Le prime città in grado di mantenere un ampio territorio, mantenendo la propria autonomia, furono: Uruk, Ur, Eridu, Lagash, Nippur e Umma che per questo motivo vennero definite Città-stato e controllate da un sommo sacerdote.

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  7. In continuazione al commento di ROSSOHS019. I primi documenti in nostro possesso (tavolette di Cappadocia e di Arrapkha) rivelano un chiaro influsso del diritto sumerico. Le caratteristiche peculiari delle istituzioni giuridiche assire sono l estremo rigore del codice penale;la rigida applicazione della legge del taglione; un esagerato senso della proprietà, difesa con intransigenza; preminenza assoluta del padre tanto nella vita familiare che in quella dello Stato.

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  8. Il più antico codice Sumero è quello di Ur-Nammu,l ex generale che diede inizio alla terza dinastia di Ur e regnò dal 2113 a.C al 2096 a.C sul paese di Summer e di Akkad.Il codice è scritto in sumero. Prima di questo non esisteva un codice, ma solo provvedimenti sparsi e raccolte di leggi emesse da un sovrano.

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  9. Se parliamo di organizzazione sociale e legislativa, un esempio significativo è dato dai greci. La società greca era basata sulle poleis, cioè da città-stato indipendenti. Potevano essere governate da sistemi politici differenti, infatti non tutti gli abitanti godevano dei diritti politici ed ogni città aveva le sue leggi e tradizioni. Le poleis più importanti erano Atene e Sparta.

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  10. In riferimento al commento di ROSSOHS011, nella società di Atene esisteva una suddivisione della popolazione in tre gruppi distinti tra loro: cittadini, meteci, chiamati anche stranieri, e schiavi.
    I cittadini godevano di maggiori privilegi e detenevano il potere politico ed il monopolio dei beni terreni; i meteci erano liberi e vivevano principalmente di commercio e dell’attività artigianale; gli schiavi avevano un unico diritto, quello di non venir uccisi senza alcun motivo.
    Tuttavia tutte e tre le classi potevano lavorare fianco a fianco.
    Le varie cariche politiche ad Atene avevano forti restrizioni d’età.
    La cittadinanza era un privilegio che gli ateniesi custodivano gelosamente e la si poteva ottenere in due modi, o per nascita o per naturalizzazione.

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  11. In collegamento al commento di ROSSOHS006.Sparta era una delle poleis più influenti della Grecia antica,sorta al centro della Laconia nel Peloponneso intorno al X secolo a.C.La società spartana era divisa in tre classi sociali:gli Spartiati,i Perieci e gli Iloti.Gli spartiati erano al di sopra di tutte le altre classi sociali e avevano tutti i diritti di comando.I Perieci non avevano diritti politici nella società spartana e non partecipavano alla vita politica attiva della città Stato.Gli Iloti erano schiavi di proprietà dello Stato.Essi non avevano nessun diritto,la loro unica occupazione era quella di lavorare i campi degli Spartiati.Gli Spartani dovevano essere suddivisi in tre tribù e cinquanta unità territoriali;a capo stavano i due re (i basilèis) e ventotto senatori (geronti).Essi erano eletti dall assemblea generale degli Spartiati(apella),che formavano la gherusia,cioè "l assemblea dei trenta".Altre figure importantissime erano gli èfori,ossia i "sorveglianti".

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  12. Un esempio di organizzazione sociale é quello dell impero Persiano concentrato sulla figura del re che possedeva un potere assoluto di origine divina che poteva far valere in ogni decisione.
    Nonostante ció l impero Persiano si caratterizzava per il rispetto della religione,lingua e tradizioni dei popoli sottomessi;ciò spiega la grande tolleranza mostrata nei confronti dei popoli vinti
    ROSSOHS001

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  13. Uno dei popoli più studiati dell'Italia antica è quello degli Etruschi. La loro organizzazione inizialmente era molto semplice:da un lato vi erano i nobili e dall'altro i servi. La famiglie nobili erano formate da proprietari terrieri, che possedevano tutte le terre coltivabili, magistrati, che avevano il compito di approvare e far rispettare le leggi, e sacerdoti. Esse erano poche e vivevano sfruttando il lavoro di agricoltori e schiavi che non godevano di nessun diritto. Queste famiglie conducevano una vita agiata, erano amanti dei banchetti, della musica e della danza. In seguito si aggiunsero le classi sociali degli artigiani e dei mercanti che, grazie agli scambi commerciali, si erano arricchiti. Le donne, in particolare, partecipavano ai banchetti e alle feste pubbliche esattamente come gli uomini.

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  14. Per civiltà romana si intendono i molteplici aspetti che si confanno alla popolazione indoeuropea costituita dai Romani.
    Società:
    Il rex era nella Roma arcaica il supremo magistrato, eletto dai patres, i capifamiglia delle gentes originarie, per reggere e governare la città.
    Di conseguenza gli storici antichi ritennero che i re fossero scelti tenendo conto delle loro virtù.
    Alcuni studiosi moderni hanno ipotizzato che il potere supremo fosse del popolo e che il re fosse solo il capo esecutivo, mentre per altri il sovrano aveva il potere assoluto, mentre al Senato e al popolo non rimaneva che un ruolo secondario di controllo.

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  15. La società dei sumeri era organizzata secondo una rigida gerarchia e divisa in categorie:
    1.gli uomini liberi: sacerdoti, scribi, nobili;
    2.i dipendenti: artigiani, mercanti, funzionari;
    3.gli schiavi: prigionieri o debitori.

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  16. Lo schiavismo è quella condizione per cui un individuo rimane privo di tutti i diritti di persona libera e viene considerato come proprietà di un altro individuo. Storicamente il proprietario di uno schiavo aveva diritto di vita e di morte su di lui e sulla sua famiglia, inoltre poteva sfruttare il lavoro senza fornire nessun compenso o il costo era limitato al necessario per la sopravvivenza. Secondo la maggior parte delle fonti, il termine schiavo deriva dal termine "slavo" poichè all'epoca gli slavi erano "schiavi per eccellenza".
    GIALLOCS011

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