classe II
Sallustio
il degrado della repubblica
Mentre da Oriente ad Occidente tutto il mondo, piegato dalle armi, si inchinava al potere di Roma e all'interno prosperavano pace e ricchezza. beni che l'umanità considera supremi. vi furono tuttavia cittadini che ostinatamente mirarono a mandare in rovina se stessi e lo stato […]. Quanti appartenevano a tutte le diverse fazioni contrarie al senato preferivano uno sconvolgimento dello stato piuttosto che avere essi stessi meno prestigio politico. In realtà, da quando, sotto il consolato di Pompeo e di Crasso, era stato ristabilito il potere dei tribuni della plebe, dei giovani uomini, conseguita questa importantissima carica, animosi per età ed ardimento, incominciarono a sobillare la plebe attaccando il senato, poi a eccitarla ancor di più con largizioni e promesse, in tal modo acquistandosi fama e potenza. Si opponeva accanitamente a costoro la maggior parte dei nobili col pretesto di difendere il senato, in realtà per tutelare i propri privilegi. […] Le magistrature, le province, tutto essi ebbero nelle proprie mani: inviolabili, prosperi, trascorrevano la loro vita senza timore e atterrivano gli altri con la minaccia di processi. Ma appena la situazione politica ridivenne incerta e si presentò la speranza di nuovi rivolgimenti, gli antichi rancori si risvegliarono negli animi.
Sallustio, La congiura di Catilina, 36-39
a c di R, Ciaffi, Bompiani, Milano 1983
Riflessioni: la politica di oggi
Il degrado permane nonostante il passare del tempo. La storia non insegna.
RispondiEliminaDa mondo a mondo, chiunque salga al potere per governare il nostro paese, non fa altro che arricchire le proprie tasche ed emanare leggi a favore dei nobili e dei politici stessi, impoverendo sempre di più il resto della peble.
RispondiEliminaNella roma repubblicana, durante il governo di Pompeo e Crasso, infatti, gli aristocratici si contendevano il potere mentre il popolo si ribellava contro lo stato, il quale continuava a promettere senza mantenere.
Oggi la politica è formata da gente incompetente, che sta portando un paese alla rovina e che, come all' ora, ognuno pensa ai propri interessi. La voglia di salire al potere è, ormai, più forte del bene del paese e dei suoi cittadini.
Nel governo di oggi sono presenti diversi partiti politici che invece di collaborare tra loro per riportare l Italia alla sua antica ricchezza pensano il modo per arricchire se stessi, mentre noi cittadini veniamo investiti da fenomeni sempre più gravi, come disoccupazione giovanile e immigrazione clandestina, corruzione dilagante, aspetti che stanno distruggendo la nostra patria giorno dopo giorno.
GIALLOCA001
La Repubblica descritta da Sallustio corrisponde, per buona parte, a quella che stiamo vivendo oggi:una politica caratterizzata da sprechi, ritardi, corruzioni e declino nazionale. Come afferma Sallustio, nella Congiura di Catilina, anche oggi i politici tengono più al culto dell'immagine a fine elettorale e all'arricchimento personale. Il nostro paese, attualmente, affronta una grave crisi economica, molte famiglie non arrivano a fine mese, mentre i politici godono di vitalizi, creando indignazione e ribellione sia nella gente comune che nei ceti produttivi, tutto ciò accade perché i ceti più elevati non pensano al bene collettivo. La politica corrotta non permette il buon funzionamento della cosa pubblica, lavori fatti male per guadagnare di più e poi chi ci rimette siamo noi cittadini. Pensiamo di recente al crollo del ponte di Genova, ciò non sarebbe successo se i lavori fossero stati fatti a norma. Basterebbe avere un po' di buon senso e dignità per far funzionare al meglio la nostra nazione; basta a favoreggiamenti da parte della politica e mafiosi, combattiamo questo fenomeno con l'onestà.
RispondiEliminaGIALLOCA008
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RispondiEliminaSe parliamo della politica attuale, la prima cosa che mi viene in mente è che si tratta di un sistema inefficiente. L'Italia dovrebbe essere un paese basato sulla democrazia, dove il popolo esterna il proprio pensiero, le proprie teorie politiche, pensa al bene comune dello stato e di tutti i cittadini, ma, in realtà, non è così. I politici, corrotti, pensano esclusivamente al proprio interesse economico e di potere, cercando di vincere le successive elezioni. Essi mirano, in sostanza, al proprio successo personale e la "democrazia" non pone alcun limite a questa tendenza. La corruzione sembra essere un problema cronico della società italiana. Quando si parla di questo, si fa riferimento a due reati specifici: la corruzione propriamente detta, quando si offre denaro a un pubblico funzionario per ricevere dei vantaggi; e la concussione, quando è il pubblico ufficiale a richiedere una ricompensa in cambio di favori da elargire. Perché, nonostante le condanne, talvolta severe, e il tragico prezzo umano, pagato da alcuni inquisiti, la corruzione continua a prosperare ancora oggi? E quindi, alla fine, c'è qualche differenza tra il degrado di Roma Repubblicana e quella di oggi?
RispondiEliminaGIALLOCA007
"Il post" mi fa riflettere sulla questione politica: i partiti politici svolgono un ruolo fondamentale per la tutela della democrazia.
RispondiEliminaLa Repubblica dell'antica Roma, descritta da Sallustio, appare ricca, ma viziosa.
La classe aristocratica, da sempre, non fa altro che chiudersi nella difesa dei propri privilegi.
Il segno di un degrado etico e ambientale é visibile, oggi, nelle infrastrutture nella loro realizzazione si tiene conto più ai guadagni personali che alla vita delle persone.
Guardando il TG la politica di ieri messa a confronto con quella di oggi mette in evidenza che poco é cambiato: il degrado rimane sempre uguale!
GIALLOCA010
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RispondiEliminaOra come in passato le forze politiche anziché combattere insieme per il benessere del paese, mirano ognuno a farsi strada da sé, anche quando dicono di combattere per gli stessi temi, come ad esempio l'abbassamento delle tasse, che non avviene mai, la riforma della giustizia, che nonostante, tante belle parole, è soggetta a una burocrazia che allunga i tempi all'inverosimile e fa sì che le diverse condanne di corruzione arrivano alla prescrizione. Per quanto riguarda le infrastrutture, sembra che i soldi non siano mai sufficienti e ci troviamo a fare i conti con strade e autostrade che non hanno una manutenzione adeguata e con scuole ed edifici pubblici pericolanti. Non si investe in maniera adeguata sul lavoro che causa fuga di cervelli ed evasioni fiscali. La crisi mondiale di questi ultimi anni ha dimezzato il potere d'acquisto. La corruzione è gli interessi mirati all'arricchimento con forme di autofinanziamento, privilegi vari e con fondi pensionistici spropositati.
RispondiEliminaGIALLOCA004
EliminaOggi, soprattutto in Italia, vi è una scarsa fiducia nella politica in generale e nella sua capacità di risolvere i problemi del paese, tuttavia penso che noi cittadini dovremmo riprendere interesse per la politica dal momento che essa sarà sempre indispensabile per costruire il futuro della nostra vita sociale; soprattutto le giovani generazioni al momento paiono distratte dalla società tecnologica e non sembrano rivolgere interesse alle problematiche politiche che sono fondamentali per risolvere i grandi problemi del futuro. È una situazione opposta a quella verificata negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, quando i giovani, in particolare affascinati dalle nuove ideologie politiche.
RispondiEliminaGIALLOCA011
Siamo ormai nel XXI secolo, il che vuol dire che alle nostre spalle abbiamo oltre due milioni di anni, vissuti tra lotte politiche, cambiamenti climatici, sviluppi sociali...
RispondiEliminaLa corruzione sembra essere un problema cronico della società italiana. Già conosciuta e oggetto di pubblico dibattito presso i Romani. Quando si parla di corruzione si fa riferimento in realtà, a reati specifici: la corruzione propriamente detta, quando si offre denaro a un pubblico funzionario per ricevere dei vantaggi. Molti hanno convenuto che l'Italia non sia ancora una democrazia forte e compiuta, con un mercato concorrenziale ben funzionante. La corruzione può essere combattuta se si vogliono vincere le sfide della globalizzazione: riformando la giustizia, rendendola più celebre, riducendo il numero delle leggi ma aumentano la loro efficacia.
GIALLOCA012
Nella politica di una volta c'era più interesse ad aiutare il paese, mentre adesso i politici si tengono tutto per se' e non aiutano i cittadini. Anche per questo c'è un tasso elevato di disoccupazione.
RispondiEliminaSecondo me, rispetto a ieri, non è cambiato nulla perché i politici che prendono il potere pensano solo a loro stessi e non al bene dei cittadini.
Nella politica c'è molta corruzione. Nei TG si sentono spesso notizie dove i magistrati, politici, ... si arricchiscono e pensano solo a se' stessi e non al bene dei cittadini.
GIALLOCA009
Ciò che sostiene Sallustio corrisponde, a mio parere, alla nostra situazione attuale perché i politici che salgono al potere pensano solo ai loro interessi e non al bene del popolo, come dovrebbe essere. La Repubblica, dell'antica Roma, appare " ricca ma viziosa". La classe aristocratica si chiude, da sempre nella difesa dei propri privilegi. Il segno di un degrado etico e ambientale è visibile, ai giorni d'oggi, nelle infrastrutture: si tiene conto più ai guadagni personali che alla vita delle persone. Seguendo i telegiornali e mettendo a confronto la politica di ieri con la politica di oggi credo sia cambiato molto poco: il degrado rimane sempre lo stesso.
RispondiEliminaGIALLOCA003
Tra la repubblica di una volta e quella di adesso non ci sono molte differenze.La politica dei tempi d'oggi è fatta di sole parole e pochi fatti,è fatta di promesse non mantenute e di speranze spente.Soprattutto per noi giovani che non abbiamo un futuro certo.Si spera di poter combattere la crisi e di far risplendere il nostro paese.
RispondiEliminaGIALLOCA002
Sono arrivato a sostenere che chiunque salga al potere,in qualsiasi periodo storico,antico o moderno,ha pensato sempre prima ai propri interessi che a quelli del popolo.In Italia la società ha poca fiducia nel governo e nei suoi rappresentanti.Ogni giorno che passa i cittadini si trovano con meno soldi e con una scarsa manutenzione di strade,autostrade,scuole,parchi e servizi.Guardando vari notiziari,ho notato che la politica del passato è identica a quella di ora.
RispondiEliminaGIALLOCA018
Effettivamente dalla repubblica di Pompeo e Crasso a quella odierna non vi é molta differenza, in quanto oggi come allora i politici che si contendono il potere mirano,per lo più, all'aumento del prestigio personale ad arricchirsi piuttosto che ad applicarsi per far progredire il Paese. I benefici delle leggi emanate dalle nostre autorità sono,secondo me, ben pochi. I risultati sono abbastanza scarsi e hanno aspetti al quanto negativi:aumento delle tasse, che porta all'Impoverimento del popolo; disoccupazioni in crescita;servizi scaduti. I giovani di oggi trovano molta difficoltà a trovare lavoro, da ciò scaturisce il calo della popolazione in quanto i disoccupati stessi emigrano a causa della necessità di trovare un impiego. Si potrebbe continuare ancora, ma anche da questo é facile dedurre che il nostro paese, la nostra politica ha bisogno di radicali cambiamenti, per poter forse un giorno, raggiungere il sogno di uno sviluppo della società del nostro paese.
RispondiEliminaGIALLOCA016
Leggendo il commento di Sallustio mi sembra di vedere la fotografia dell'attuale situazione politica in Italia.
RispondiEliminaSallustio ci illustra come nell'antica repubblica vi era una netta distinzione tra ricchi e poveri, tra chi godeva di innumerevoli privilegi e chi invece non riusciva neanche a vivere bene. Se confronto quella realtà alla situazione attuale, mi rendo conto che ci sono molte analogie. Chi governa dovrebbe pensare al bene di tutti i cittadini, purtroppo non è così.
I politici durante la propaganda elettorale promettono moltissime cose che puntualmente non mantengono, alimentando il malcontento. Come nella repubblica di Sallustio, anche oggi esistono politici che si preoccupano solo di restare legati alle loro poltrone di potere.
Molte persone in questi anni hanno perso il lavoro e senza di esso, lo sappiamo, l'uomo non ha dignità. Molti sono stati i casi di disoccupati che si sono suicidati. Secondo me per dare una sferzata di ripresa al nostro paese è necessario eliminare la corruzione e concentrarsi maggiormente verso l'interesse della collettività: dare lavoro ai molti disoccupati, pensare a tutte quelle persone che sfiorano la soglia di povertà. Da giovane ragazza, spero, che chi ci governa riesca a farsi un esame di coscienza, capire i propri errori, creare un'Italia migliore, perché con la situazione attuale non si riesce ad immaginare un futuro sereno.
GIALLOCA006
Effettivamente dalla Repubblica di Pompeo e Crasso a quella odierna non vi è molta differenza, in quanto oggi come allora i politici che si contendono il potere mirano, per lo più, all'aumento del prestigio personale ad arricchire piuttosto che ad applicarsi per far progredire il Paese. I benefici delle leggi emanate dalle nostre autorità sono, secondo me, ben pochi. I risultati sono abbastanza scarsi e hanno aspetti alquanto negativi: aumento delle tasse, che porta all'impoverimento del popolo; disoccupazioni in crescita, servizi scaduti. I giovani di oggi trovano molte difficoltà a trovare lavoro, da ciò scaturisce il calo della popolazione in quanto i disoccupati stessi emigrano a causa della necessità a trovare un impiego. Si potrebbe continuare ancora, ma anche da questo è facile dedurre che il nostro paese, la nostra politica ha bisogno di radicali cambiamenti, per poter forse un giorno, raggiungere il sogno di uno sviluppo della società del nostro paese.
RispondiEliminaGIALLOCA016