In
Calabria, regione in cui fino al XIV secolo si parlava soprattutto il greco, confluirono, fuggendo dalle conquiste musulmane da un lato e l'iconoclastia dall'altra, i monaci greco basiliani, rifugiatisi in grotte, adattate a piccole chiese naturali.
Esempi
di architetture importanti in Calabria si possono trovare nelle città di Gerace
con il Duomo e la chiesa di San Giovannello, Stilo con la Cattolica , Rossano con la chiesa di San Marco.
Duomo di Gerace |
Chiesa di San Giovannello a Gerace |
Cattolica di Stilo |
Chiesa di San Marco a Rossano |
Cattedrale di Gerace
Facciata posteriore |
Edificata
dai normanni nel XI secolo e consacrata nel 1045 dal vescovo Pasqua, e poi
riconsacrata nel 1222 alla presenza dell'imperatore Federico II, la Cattedrale
di Gerace è la chiesa più grande della Calabria con una superficie complessiva
di oltre 1.680 mq.
Facciata laterale |
Facciata anteriore |
Pianta |
La
struttura, è costituita da due parti sovrapposte e risalenti a periodi
differenti.
La
basilica superiore è, una grande struttura a tre navate divise da venti colonne
granitiche ed in marmo, interrotte al centro da due pilastri a T e sormontate
da capitelli di diversa forma. Si tratta di materiale di spoglio di età
imperiale e tardo-antica proveniente dalle rovine dell'antica Locri Epizephi.
La
cripta si trova nella parte inferiore dell'edificio e si sviluppa in due fasi.
La prima fase ha orientamento est-ovest ed è databile al X secolo, mentre la
seconda con andamento nord-sud sembrerebbe coeva al transetto della Basilica
posta al piano superiore.
La
parte inferiore della Cattedrale, comunica con una serie di grotte scavate
nella roccia e risalenti al VIII secolo, che costituiscono il nucleo originario
della prima chiesa rupestre bizantina.
La
facciata anteriore, orientata ad Ovest è del tipo a salienti e presenta una decorazione
ad archetti pensili che segue il profilo del tetto. La facciata posteriore
orientata ad Est, è invece caratterizzata dal massiccio parallelepipedo della
cosiddetta tribuna che sporge verso il centro abitato con le due absidi
quattrocentesche.
Le facciate laterali
sono scandite da una serie di archi ciechi a tutto sesto, con conci in pietra,
che scavano la superficie muraria come nelle chiese romaniche lombarde
Chiesa
di san Giovannello
La
piccola chiesa di San Giovanni Crisostomo, meglio conosciuta come chiesa di San
Giovannello, è un piccolo edificio costruito nel grazioso borgo medievale di
Gerace nel XI secolo, e che mantiene ancora oggi la funzione di chiesa con rito
greco-ortodosso. La chiesetta a navata unica, è illuminata da sette monofore
arcate e laterali. All'interno sono presenti nicchie per prothesis e
diaconicòn, tracce di affresco ed una cisterna alimentata dalle acque piovane,
raccolte attraverso una conduttura in terra cotta.
La
piccola chiesa di San Giovannello, ad abside unico orientato ad est secondo l'uso
bizantino, è di stile semplice con tetto a capanna, campanile a vela sulla
cuspide del lato occidentale e ingresso sul lato meridionale.
Cattolica
di Stilo
La
Cattolica di Stilo sorge a dominio della valle del torrente Stilaro, denominata
Valle Bizantina per la moltitudine di reperti architettonici di questo periodo
storico.
Il
termine “Cattolica” deriva probabilmente dal greco “Katholikon” che indica il
luogo di culto di un complesso monastico o il centro di riferimento cultuale
per gli eremiti che vivevano nella stessa area.
Secondo la tesi maggiormente
accreditata la Cattolica faceva parte di un monastero,
probabilmente dedicato all’Assunta, come provato dalla sua stessa etimologia e
dalla citazione “per dexeteram Catholici”. Ha una pianta quadrata con cinque
cupolette, nascoste da tamburi cilindrici, divise da quattro elementi a botte
con bifore. La cupola centrale presenta quattro bifore, mentre le altre quattro
cupolette sono illuminate da monofore. All'interno la chiesa è divisa
in nove quadrati uguali da quattro colonne di spolio, prelevate certamente da
resti architettonici dell'antica Kaulon. Nel fusto di una di esse si legge
l'iscrizione in greco referente al mistero dell'Epifania: "Dio il Signore
apparve a noi". Le tre absidi orientate costituivano l'elemento centrale
della liturgia bizantina. Quella centrale è detta bema, e conteneva un piccolo
altare, le absidi laterali invece avevano funzione di prothesis a sinistra e
diaconikon, a destra. Sulle pareti si notano affreschi a più strati, che
testimonierebbero il passaggio attraverso cinque cicli di storia.
Fu
Paolo Orsi, sovrintendente per le Antichità della Calabria, che lo individuò
nel 1911 e lo sottopose ad lungo restauro durato sino al 1927. Agli anni 50 del
secolo scorso risale invece il rifacimento dell'attuale copertura in tegole
della base del timpano, e delle cinque cupolette. Gli elementi decorativi
esterni sono in cotto.
Chiesa di San Marco a Rossano
La
piccola chiesetta di San Marco sorge nel centro storico di Rossano, edificata
intorno al X secolo, al pari della gemella Cattolica di Stilo è considerata uno
dei massimi esempi di architettura religiosa bizantina in Calabria.
Di
forma quadrata e pianta a croce greca, con cinque cupolette, la chiesa presenta quattro pilastri
che reggono la cupola centrale, terminanti con capitelli ornati. La facciata
orientale è adornata da tre absidi semicircolari, con piccole finestre bifore
in alto.
La
chiesa di San Marco nasce come oratorio bizantino dedicato all'ascesi
comunitaria dei monaci. I monaci eremiti vivevano nelle sottostanti grotte di
tufo, utilizzando il piccolo oratorio per le preghiere comunitarie, per la
meditazione, per i canti corali, e soprattutto per la lettura dei testi sacri.
All'interno
due affreschi bizantini, di cui uno raffigurante una Madonna con Bambino,
superstiti tra quelli che un tempo decoravano per intero le pareti.
L'oratorio di San Marco rappresenta il
massimo esempio di architettura sacra bizantina anteriore all'anno Mille. Il
recente restauro dell'edificio ha portato alla luce due fosse, una delle quali
destinata alla sepoltura comune dei cadaveri, l'altra invece doveva essere una
sorta di passaggio segreto che conduceva direttamente alla Cattedrale di
Rossano e quindi fungeva da possibile via di fugaAdesso tocca a te.
Quali sono gli elementi ricorrenti nell'architettura romanica?
Vi sono delle strutture romaniche nella tua città?
Prof.ssa Cinzia Grillea
Gli elementi che caratterizzano l'architettura romanica sono: le finestre che possono essere monofore, bifore, trifore, quadrifore; gli archetti pensili che venivano usati solo per scopo decorativo; la facciata che può essere a capanna o a salienti; i pilastri compositi che erano rinforzati per sorreggere la struttura della chiesa; la volta a crociera, che utilizza l'arco a tutto sesto,
RispondiEliminaè l'intersezione di due volte a botte; la strombatura che è una svasatura del muro in corrispondenza delle aperture di porte o finestre; il matroneo è un balcone destinato ad accogliere le donne; la cripta è un'aula sotterranea dove si accoglievano tombe e reliquie; la campata è uno spazio quadrato che si trova al di sotto di una volta.
Nella nostra città non sono presenti strutture romaniche.
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1) Gli elementi caratteristici dell'architettura romanica sono i seguenti:
RispondiElimina- Il pilastro composito
- Gli archetti pensili
- La volta a crociera
- Contrafforti
- Finestre monofore, bifore, trifore e quadrifore
- Matroneo (Vero nella maggior parte delle chiese, tranne a Modena)
- Arco a tutto sesto
2) Nel mio paese vi è la chiesa di Sant'Ippolito. Nonostante sia stata costruita nel 1928, la chiesa è in stile romanico, dove presenta:
- Facciata a salienti
- Archetti ciechi
- Rosone
- Portale strombato
- Navate separate da archi a tutto sesto
- Monofore
- Absidi semicircolari
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