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giovedì 23 maggio 2019

Alla scoperta del romanico in Calabria


 
In Calabria, regione in cui fino al XIV secolo si parlava soprattutto il greco, confluirono, fuggendo dalle conquiste musulmane da un lato e l'iconoclastia dall'altra, i monaci greco basiliani, rifugiatisi in grotte, adattate a piccole chiese naturali.
Esempi di architetture importanti in Calabria si possono trovare nelle città di Gerace con il Duomo e la chiesa di San Giovannello, Stilo con la Cattolica , Rossano con la chiesa di San Marco. 

Duomo di Gerace
Chiesa di San Giovannello a Gerace
Cattolica di Stilo
Chiesa di San Marco a Rossano


Cattedrale di Gerace

Facciata posteriore
Edificata dai normanni nel XI secolo e consacrata nel 1045 dal vescovo Pasqua, e poi riconsacrata nel 1222 alla presenza dell'imperatore Federico II, la Cattedrale di Gerace è la chiesa più grande della Calabria con una superficie complessiva di oltre 1.680 mq.
Facciata laterale

Facciata anteriore

Pianta

La struttura, è costituita da due parti sovrapposte e risalenti a periodi differenti.
La basilica superiore è, una grande struttura a tre navate divise da venti colonne granitiche ed in marmo, interrotte al centro da due pilastri a T e sormontate da capitelli di diversa forma. Si tratta di materiale di spoglio di età imperiale e tardo-antica proveniente dalle rovine dell'antica Locri Epizephi.
La cripta si trova nella parte inferiore dell'edificio e si sviluppa in due fasi. La prima fase ha orientamento est-ovest ed è databile al X secolo, mentre la seconda con andamento nord-sud sembrerebbe coeva al transetto della Basilica posta al piano superiore.
La parte inferiore della Cattedrale, comunica con una serie di grotte scavate nella roccia e risalenti al VIII secolo, che costituiscono il nucleo originario della prima chiesa rupestre bizantina.
La facciata anteriore, orientata ad Ovest è del tipo a salienti e presenta una decorazione ad archetti pensili che segue il profilo del tetto. La facciata posteriore orientata ad Est, è invece caratterizzata dal massiccio parallelepipedo della cosiddetta tribuna che sporge verso il centro abitato con le due absidi quattrocentesche.
Le facciate laterali sono scandite da una serie di archi ciechi a tutto sesto, con conci in pietra, che scavano la superficie muraria come nelle chiese romaniche lombarde

Chiesa di san Giovannello

La piccola chiesa di San Giovanni Crisostomo, meglio conosciuta come chiesa di San Giovannello, è un piccolo edificio costruito nel grazioso borgo medievale di Gerace nel XI secolo, e che mantiene ancora oggi la funzione di chiesa con rito greco-ortodosso. La chiesetta a navata unica, è illuminata da sette monofore arcate e laterali. All'interno sono presenti nicchie per prothesis e diaconicòn, tracce di affresco ed una cisterna alimentata dalle acque piovane, raccolte attraverso una conduttura in terra cotta.
La piccola chiesa di San Giovannello, ad abside unico orientato ad est secondo l'uso bizantino, è di stile semplice con tetto a capanna, campanile a vela sulla cuspide del lato occidentale e ingresso sul lato meridionale.

Cattolica di Stilo

La Cattolica di Stilo sorge a dominio della valle del torrente Stilaro, denominata Valle Bizantina per la moltitudine di reperti architettonici di questo periodo storico.
Il termine “Cattolica” deriva probabilmente dal greco “Katholikon” che indica il luogo di culto di un complesso monastico o il centro di riferimento cultuale per gli eremiti che vivevano nella stessa area.
Secondo la tesi maggiormente accreditata  la Cattolica faceva parte di un monastero, probabilmente dedicato all’Assunta, come provato dalla sua stessa etimologia e dalla citazione “per dexeteram Catholici”. Ha una pianta quadrata con cinque cupolette, nascoste da tamburi cilindrici, divise da quattro elementi a botte con bifore. La cupola centrale presenta quattro bifore, mentre le altre quattro cupolette sono illuminate da monofore. All'interno la chiesa è divisa in nove quadrati uguali da quattro colonne di spolio, prelevate certamente da resti architettonici dell'antica Kaulon. Nel fusto di una di esse si legge l'iscrizione in greco referente al mistero dell'Epifania: "Dio il Signore apparve a noi". Le tre absidi orientate costituivano l'elemento centrale della liturgia bizantina. Quella centrale è detta bema, e conteneva un piccolo altare, le absidi laterali invece avevano funzione di prothesis a sinistra e diaconikon, a destra. Sulle pareti si notano affreschi a più strati, che testimonierebbero il passaggio attraverso cinque cicli di storia.
Fu Paolo Orsi, sovrintendente per le Antichità della Calabria, che lo individuò nel 1911 e lo sottopose ad lungo restauro durato sino al 1927. Agli anni 50 del secolo scorso risale invece il rifacimento dell'attuale copertura in tegole della base del timpano, e delle cinque cupolette. Gli elementi decorativi esterni sono in cotto.


Chiesa di San Marco a Rossano

La piccola chiesetta di San Marco sorge nel centro storico di Rossano, edificata intorno al X secolo, al pari della gemella Cattolica di Stilo è considerata uno dei massimi esempi di architettura religiosa bizantina in Calabria.
Di forma quadrata e pianta a croce greca, con cinque cupolette, la chiesa  presenta  quattro pilastri che reggono la cupola centrale, terminanti con capitelli ornati. La facciata orientale è adornata da tre absidi semicircolari, con piccole finestre bifore in alto.
La chiesa di San Marco nasce come oratorio bizantino dedicato all'ascesi comunitaria dei monaci. I monaci eremiti vivevano nelle sottostanti grotte di tufo, utilizzando il piccolo oratorio per le preghiere comunitarie, per la meditazione, per i canti corali, e soprattutto per la lettura dei testi sacri.
All'interno due affreschi bizantini, di cui uno raffigurante una Madonna con Bambino, superstiti tra quelli che un tempo decoravano per intero le pareti.
L'oratorio di San Marco rappresenta il massimo esempio di architettura sacra bizantina anteriore all'anno Mille. Il recente restauro dell'edificio ha portato alla luce due fosse, una delle quali destinata alla sepoltura comune dei cadaveri, l'altra invece doveva essere una sorta di passaggio segreto che conduceva direttamente alla Cattedrale di Rossano e quindi fungeva da possibile via di fuga

Adesso tocca a te.
Quali sono gli elementi ricorrenti nell'architettura romanica?
Vi sono delle strutture romaniche nella tua città?
                                                                                                                                   Prof.ssa Cinzia Grillea




 

2 commenti:

  1. Gli elementi che caratterizzano l'architettura romanica sono: le finestre che possono essere monofore, bifore, trifore, quadrifore; gli archetti pensili che venivano usati solo per scopo decorativo; la facciata che può essere a capanna o a salienti; i pilastri compositi che erano rinforzati per sorreggere la struttura della chiesa; la volta a crociera, che utilizza l'arco a tutto sesto,
    è l'intersezione di due volte a botte; la strombatura che è una svasatura del muro in corrispondenza delle aperture di porte o finestre; il matroneo è un balcone destinato ad accogliere le donne; la cripta è un'aula sotterranea dove si accoglievano tombe e reliquie; la campata è uno spazio quadrato che si trova al di sotto di una volta.

    Nella nostra città non sono presenti strutture romaniche.

    GIALLOBA006
    GIALLOBA008
    GIALLOBA014

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  2. 1) Gli elementi caratteristici dell'architettura romanica sono i seguenti:
    - Il pilastro composito
    - Gli archetti pensili
    - La volta a crociera
    - Contrafforti
    - Finestre monofore, bifore, trifore e quadrifore
    - Matroneo (Vero nella maggior parte delle chiese, tranne a Modena)
    - Arco a tutto sesto
    2) Nel mio paese vi è la chiesa di Sant'Ippolito. Nonostante sia stata costruita nel 1928, la chiesa è in stile romanico, dove presenta:
    - Facciata a salienti
    - Archetti ciechi
    - Rosone
    - Portale strombato
    - Navate separate da archi a tutto sesto
    - Monofore
    - Absidi semicircolari

    GIALLOBA009

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