MATOFOBIA
La paura della matematica
Il termine “matofobia” deriva
dalla fusione delle parole matematica e fobia e, quindi, il suo significato è
proprio paura della matematica, ovvero antipatia per la disciplina. In realtà,
data la radice greca della parola matematica (máthema, ovvero apprendimento),
il termine può essere inteso in senso più ampio come paura per l’apprendimento.
Il problema esiste. Non pochi alunni (e
adulti) non amano la matematica: la considerano difficile, spiacevole e il suo
linguaggio anche un po' misterioso. Vero è che il maggior numero di insuccessi
scolastici si ha proprio nell'apprendimento della matematica.
Di seguito viene riportato il racconto
di una ex alunna:
" ...C'era una
volta, in una scuola elementare come tante in un angolo del mondo come tanti,
un'insegnante veramente terribile ma veramente terribile soprattutto con i
bambini cosiddetti "bravi"! Da questi alunni, l'arcigna insegnante
pretendeva sempre e comunque il massimo e non tollerava nessun tipo di errore o
esitazione!
Un giorno l'insegnante chiese ad una bimbetta "brava" (curiosa e peperina) di risolvere un problema più difficile del solito. Sventura volle che la bimbetta, indecisa tra due soluzioni, esitasse un attimo di troppo prima di scegliere quale di queste proporre. Successe il finimondo: rimproveri a raffica sino alla frase fatale che si impresse a caratteri di fuoco nell'anima e nella mente della bambina: "Vedete ragazzi? La vostra compagna sta affogando in un bicchier d'acqua! Vergogna! Sta arretrando vertiginosamente...come i gamberi, proprio come i gamberi!
Da quel giorno, un po' alla volta, la bambina iniziò a non provare più interesse per la matematica anzi sviluppò progressivamente una specie di insofferenza che ben presto diventò una vera e profonda antipatia per la matematica (o per l'insegnante di matematica?). Ma che colpa aveva la matematica in tutto ciò? Nessuna! La bambina aveva associato nel suo inconscio la matematica all'insegnante. Ecco cosa era avvenuto! Come andò a finire la storia? Che la bambina scelse gli studi superiori classici per avere a che fare il meno possibile con la matematica...E dopo, all'università? Non ebbe più a che fare con la matematica pensereste voi.
E invece no, per quella imprevedibilità e complessità proprie dell'animo umano...l'ex-bambina decise di lanciare una sfida a se stessa, scegliendo una facoltà scientifica per poi laurearsi brillantemente in...Fisica, pensate voi!
Allora la storia finì bene, come in tutte le favole che si rispettino, concludereste! Sì, in questo caso! Ma a quale prezzo?"
Dopo la lettura del tema proposto, quali sono le tue
riflessioni?
Sapresti indicare, relativamente alle tue esperienze,
alcune delle cause di matofobia ed eventuali rimedi?
Prof. Saverio Burgisano
In merito al precedente tema “Matofobia ... la paura della matematica” c’è da dire che la riflessione delle cattive esperienze passate con prof inadeguati sulla matematica stessa non è l’unica causa di Matofobia. Altre ipotetiche ma solide cause possono essere l’ansia associata all’eventuale insuccesso, o l’assenza di situazioni di classe che stimolino la motivazione dei discenti, o ancora (causa che si sta affermando soprattutto per via delle recenti espansioni dei Social Media) per convinzioni sociali circa l’inutilità della matematica -a questo proposito c’è anche da dire che gli stessi studenti italiani sono gli ultimi al mondo per lo studio della matematica -. Ciò nonostante ci sono dei rimedi tanto validi quanto efficaci come ad esempio un uso consapevole di Internet, oppure trovare le giuste persone con cui studiare, ma sempre ricordare che non bisogna disperarsi quando non si riesce a risolvere un problema e di chiedere aiuto in questi casi, anche perché “Errare humanum est”.
RispondiEliminaIn merito al precedente tema “Matofobia ... la paura della matematica” c’è da dire che la riflessione delle cattive esperienze passate con prof inadeguati sulla matematica stessa non è l’unica causa di Matofobia. Altre ipotetiche ma solide cause possono essere l’ansia associata all’eventuale insuccesso, o l’assenza di situazioni di classe che stimolino la motivazione dei discenti, o ancora (causa che si sta affermando soprattutto per via delle recenti espansioni dei Social Media) per convinzioni sociali circa l’inutilità della matematica -a questo proposito c’è anche da dire che gli stessi studenti italiani sono gli ultimi al mondo per lo studio della matematica -. Ciò nonostante ci sono dei rimedi tanto validi quanto efficaci come ad esempio un uso consapevole di Internet, oppure trovare le giuste persone con cui studiare, ma sempre ricordare che non bisogna disperarsi quando non si riesce a risolvere un problema e di chiedere aiuto in questi casi, anche perché “Errare humanum est”.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaA mio parere, sono molte le cause della “Matofobia”, come ad esempio il comportamento “poco umano” dell’insegnante nei confronti dell’alunno e lo studio inefficiente di questa materia (per l’appunto, la matematica) che ha molto bisogno di essere studiata. Penso che il problema principale di questa patologia sia la psicologia dell’alunno in questione che ne soffre; l’unico rimedio sarebbe quello di parlare con un adulto o con il professore stesso di questo problema, perché possono capirci e aiutarci. Io personalmente non ho mai avuto problemi con questa “patologia”, ma se li avessi avuti, li avrei risolti parlando appunto con i miei genitori.
RispondiEliminaGIALLOBS014
A mio parere, sono molte le cause della “Matofobia”, come ad esempio il comportamento “poco umano” dell’insegnante nei confronti dell’alunno e lo studio inefficiente di questa materia (per l’appunto, la matematica) che ha molto bisogno di essere studiata. Penso che il problema principale di questa patologia sia la psicologia dell’alunno in questione che ne soffre; l’unico rimedio sarebbe quello di parlare con un adulto o con il professore stesso di questo problema, perché possono capirci e aiutarci. Io personalmente non ho mai avuto problemi con questa “patologia”, ma se li avessi avuti, li avrei risolti parlando appunto con i miei genitori.
RispondiEliminaGIALLOBS014
Il significato del termine matofobia è paura della matematica, e le cause di questa fobia possono essere l'ansia associata all'eventuale insuccesso, scarsa preparazione degli insegnanti, soprattutto nella scuola primaria. La matofobia è una paura, e come tutte le paure si più affrontare e farla sparire, ad esempio, se si è molto insicuri e quindi si ha costantemente paura di sbagliare, si possono provare a risolvere dei problemi o degli esercizi, partendo dai più facili e poi passare a quelli più difficili. Non bisogna disperarsi quando non si riesce a risolvere un esercizio o un problema, ma cercare di capire dove si è commesso l'errore, oppure chiedere aiuto ai compagni, ai genitori o all'insegnante.
RispondiEliminaROSSOBS004
La matofobia è la paura della matematica che può essere dovuta a diversi fattori ,come per esempio un professore troppo severo che alla fine ti porta a odiare questa bellissima materia, anche se secondo me non si deve parlare solo di matofobia, perché può essere che incontriamo un altro professore(non di matematica) che ci fa odiare la sua materia. Ma ritornando alla paura della matematica, può essere anche dovuta dalla visione di un nostro compagno che riesce subito ad apprendere ogni regola e riesce subito a risolvere i problemi mentre noi abbiamo bisogno di più tempo e di più spiegazioni. Un’altra paura riguardante questa materia avviene durante la lezione, cioè quando ci vergogniamo a tal punto di chiedere al professore un ulteriore spiegazione per paura di essere derisi perché non capiamo qualcosa. ROSSOBS019
RispondiEliminaNella maggior parte dei casi la matofobia nasce nelle aule scolastiche, soprattutto a livello di istruzione primaria. Qualsiasi studente può avere ottimi voti in matematica ma odiare comunque questa disciplina. Anche a me alle scuole elementari è successo di essere stato rimproverato e sgridato davanti tutta la classe per non aver saputo fare un problema, da quel giorno mi sono interessato sempre di meno alla matematica. Secondo me per interessarsi a questa disciplina bisogna studiare con una buona compagnia che ama questa materia, vedere su internet e confrontarsi su diversi siti, e farsi aiutare da un professore
RispondiEliminaGIALLOBS004
La matofobia non è solo un problema dei nostri giorni, infatti colpisce più persone da secoli senza avere ancora alcun rimedio. Nonostante ciò la risposta a questo problema (nato probabilmente tra i banchi di scuola) provano a darla due grandi matematici: Archimede e Alain connes.
RispondiEliminaIl primo vissuto in sicilia poco prima dell'epoca dell'occupazione romana, è uno dei più grandi uomini di scienza dell'antichità. La sua questione è ancora attuale: "Vogliamo cercare di ciò che ancora non capiamo oppure accettare che il sapere ci sia precluso?"
Il secondo invece, il quale è uno dei maggiori matematici viventi descrive così come ci si sente matematici:"si studia, si studia, si studia ancora, poi un giorno studiando c'è una strana sensazione: ma no, non può essere così, qui c'è qualcosa che non torna... e da quel momento, sei uno scienziato."
Tratto dal libro "ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza" del famoso fisico italiano Carlo Rovelli
GIALLOBS021
La matofobia può avere diverse origini tra queste rientra il modo di avvicinare il bambino,(poi il ragazzo) alla materia. Rimproverare in modo eccessivo e non cercare di far capire il meccanismo può essere deleterio perché fa nascere un'avversione verso la materia, ma che in realtà non è verso la stessa ma verso il modo in cui viene proposta. Far amare la matematica, specialmente nei bambini farla vivere come un'esperienza gioiosa. Secondo me, favorirebbe l'amore verso essa. Un altro problema che allontana dalla matematica è il fatto di ritenere inutili, o solo teoriche, alcune situazioni. Molti ragazzi si chiedono a cosa serva nella vita reale il Teorema di Pitagora, oppure le equazioni, le scomposizioni e così via. Sarebbe più producente se alla spiegazione, seguisse anche la pratica, cioè capire come noi utilizziamo tutta la matematica nella vita di ogni giorno, anche senza rendercene conto.
RispondiEliminaROSSOBS013
La matofobia è la paura della matematica.
RispondiEliminaLe cause fondamentali di questo fenomeno sono principalmente 2: il pensare che la matematica sia una disciplina inutile e che quindi non serva a nulla studiarla, e la scarsa preparazione degli insegnanti (specialmente nelle scuole primarie).
Pensare che la matematica sia una disciplina inutile è il classico pensiero degli studenti, che, trovando la materia difficile a causa del poco studio, si limitano ad insultarne l’utilità. La seconda causa, che è secondo me quella più frequente, si figura proprio tra i banchi di scuola. Bambini che apprendono nozioni di matematica da insegnanti svogliati, non possono che condurre ad un insuccesso continuo nella materia. Credo che per ridurre questo problema sia necessario entrare nell ottica che la matematica sia una disciplina importante e che vada quindi studiata, sia dagli adulti che tramandano i loro insegnamenti, sia dai più piccoli che ne mettono in pratica l’uso.
GIALLOBS018
Il termine “matofobia” significa appunto “fobia della matematica”. Con questo andiamo a indicare situazioni in cui vi è un rifiuto nei confronti della materia, per cause diverse tra loro. In realtà, non sono state fatte apposite ricerche su questo problema. Tutto ciò di cui siamo a conoscenza si riconduce a intuizioni, a conversazioni tra insegnanti e ad interviste. Una delle più frequentemente discusse è sicuramente la paura dell’insuccesso. Questo ha come netta conseguenza il disprezzo persino nel provare a svolgere un problema matematico o un espressione algebrica. Un’altra causa molto diffusa è quella di essere fermamente convinti di non essere capaci, non possedendo attitudine, a studiare questa materia. Tutti questi problemi, dal mio punto di vista e dalla mia esperienza, sono principalmente dei blocchi psicologici di qualcuno che si ritrova a dover studiare qualcosa che non ama (o che non ha mai provato a studiare) e quindi più semplicemente lo disprezza. Bisogna perciò divenire consapevoli che l’attitudine a questa materia non deve per forza essere innata, ma può anche essere acquisita: basta un po’ di esercizio giornaliero, aiuto da chi è più esperto di noi in materia se necessario e non disperarsi per ogni singolo insuccesso.
RispondiEliminaGIALLOBS019
A proposito del tema sopra citato "Matofobia ... la paura della matematica." ci sarebbero da sottolineare alcune particolarità.
RispondiEliminaSpesso, oltre al disinteresse che la matematica reca agli alunni e, oltre all'approccio negativo che si ha con l'insegnate, questa materia viene sottovalutata.
Guardare negativamente una materia, reputarla inutile e insoddisfacente, ci induce a pensarla come infattibile.
"non mi piace? allora non posso farlo!" questa è la frase che viene ascoltata spesso dagli insegnanti.
Ciò che forse dovrebbero sfatare quest'ultimi, è il fatto che la matematica venga reputata "difficile".
Suppongo che un buon metodo di studio e la semplicità ad esso associata, possano rendere fattibile la matematica e, probabilmente molti più alunni inizierebbero ad apprezzarla, se solo riuscissero a comprenderla.
GIALLOBS022
La matofobia, ovvero paura della matematica è molto comune tra i ragazzi dei giorni nostri. L’antipatia per la disciplina può avere origine da varie situazioni.
RispondiEliminaUna delle più comuni è la così detta “ansia da prestazione”, ovvero la paura di un eventuale insuccesso nella materia. Questa non riguarda propriamente lo studio materia, in quanto è come se ci si arrendesse prima di provare ad affrontarla. Altra tra le più comuni, è la convinzione che la matematica sia una disciplina inutile sia a scuola che nella quotidianità. Dalle mie esperienze, ho imparato a sfuggire a questa paura con l’esercizio necessario, svolto per tempo, in maniera tale da evitare insuccessi ed eventuali incomprensioni.
GIALLOBS015
La parola matofobia non significa soltanto paura della matematica, ma anche paura dell'apprendimento visto che la parola matematica viene dalla parola greca màthema cioè apprendimento. Infatti gli alunni non hanno solo paura della matematica, ma anche di apprendere altri tipi di materie. Le cause della matofobia sono varie: ad esempio l'influenza negativa di un insegnante o di un professore oppure il non riuscire a capire come fare un esercizio e la paura di essere deriso quando vorresti chiedere spiegazioni per tale esercizio però fortunatamente esistono anche vari rimedi per la matofobia come: parlarne con il professore, andare a fare delle lezioni private o studiare insieme ai tuoi compagni
RispondiEliminaGIALLOBS001