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sabato 27 aprile 2019

Scienza e Libertà di pensiero


 
«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»
 L'articolo 21 è l'articolo della Costituzione italiana dedicato alla libertà di manifestazione del pensiero.
La libertà di manifestazione del pensiero consiste nella libertà di esprimere le proprie idee e divulgarle ad un numero indeterminato di destinatari. Vi sono particolari forme di manifestazioni del pensiero che sono tutelate separatamente dalla Costituzione:
o    Libertà di fede religiosa art.19
o    Libertà artistica: art. 33 da cui deriva la libertà d’insegnamento e la libertà di ricerca scientifica.
Quella breve ed icastica formulazione dell’art. 33  sta lì a garantire l’indipendenza e l’autonomia del singolo scienziato, del singolo ricercatore, di “ognuno” che voglia esercitare la propria attività in campo scientifico. Indipendenza ed autonomia che non potranno subire limitazioni o compressioni, se non quando ciò sia reso necessario dall’esigenza di tutelare altri valori esplicitamente riconosciuti dalla Costituzione.
 Le grandi responsabilità etiche degli scienziati, che si applicano alle biotecnologie o alla ricerca nucleare, si convertono in responsabilità di carattere giuridico, allorché la loro attività vada ad incidere su quegli altri valori costituzionalmente protetti cui si è ora fatto cenno.
Lo scienziato tende ad adeguare l’intellectus alla res, anche attraverso la smentita delle teorie ed ipotesi altrui; così come l’intero ambiente sociale e la stessa scientific community, che, per parte loro si affidano al singolo scienziato ed al suo senso di responsabilità, chiedono che l’ordinamento protegga l’interesse diffuso a che quest’ultimo persegua (o abbia perseguito), con serietà di metodo ed in buona fede, la ricerca della verità scientifica, in altri termini, a che l’attività, che egli intende svolgere o assume di aver svolto, corrisponda a scienza.
Ma quanti studiosi e ricercatori coraggiosi e controcorrente dovranno ancora nuotare nel fango dell’ingiuria ed essere additati come gli eretici di turno dalla moderna inquisizione, prima che la loro idea possa essere presa in considerazione e sottoposta ad una accurata ed imparziale verifica scientifica?
Quando succederà che lo spirito indagatore e lo spirito critico, da sempre promotori dei più grandi progressi dell’Umanità, prenderanno il naturale sopravvento sui modelli di pensiero fossilizzati, schiavi della tradizione ed asserviti alla stabilità delle lobbies e dei baronati?
I nostri tempi sono ormai e finalmente esenti da discriminazioni e abusi e la comunità scientifica ha raggiunto la maturità intellettuale per sostenere che lo scopo primario della scienza è la ricerca pura della verità, ovunque essa si trovi?
Rifletti su quanto esposto e commenta :
ü  Ti sei mai sentito giudicato o escluso per una tua idea?
ü  Hai mai vissuto l’impossibilità di esprimerti a causa di una regola imposta da altri?
ü  Cosa credi possa minacciare la tua libertà di espressione?
ü  Credi che sia lecito poter dire ogni cosa?
ü  Conosci qualche scienziato vittima di discriminazione o censura?

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