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domenica 28 aprile 2019

Using sports for social changes

This video is addressed to my students from 2F, sporting section; it deals with the important role  sport can play in our daily life to overcome any kind of discriminations or differences-
Please add your comments after watching this video:
- Do you think sport can help overcome discriminations?How?
- How can sport improve relations with other people?
- Why is sport considered as teachable
 

Tehnology addiction, rules and friendship


This video concerns about the way technology and media are affecting teenagers' life. My students from 1G are thus kindly requested to express their personal oipinion on this delicate current topic.
Please follow these questions as guidelines and ask just one or two of them to say whether:

- Do you think technology can help you make friends? If yes, how?
- Do you spend much time on social media?
- Do you follow some rules when you surf the net?
- Are you aware of the risks coming from a misuse or abuse of technology?

Il gioco delle regole I I Latino

"Le figure centrali della struttura sociale, giuridica, economica della società romana: civis, pater familias, servus, libertus, cliens".

Commenta ed esprimi le tue considerazioni

Il gioco delle regole Classe I I



"La fiaba:l'infrazione del divieto e le peripezie dei protagonisti per l'emancipazione dalle ingiustizie e dai condizionamenti che minacciano la libertà dell'essere umano"


Commenta ed esprimi le tue considerazioni

DAL VOLGARE FIORENTINO AI DIALETTI REGIONALI



Quando nel 476 d.C. l’impero romano cadde, l’Italia fu sconvolta dall’arrivo delle popolazioni barbare. Ogni regione cominciò a vivere una vita autonoma, perdendo contatti con le regioni vicine e la lingua parlata dal popolo si frantumò in tante varietà diverse che in Italia portò al sorgere di numerose parlate volgari; una di esse, il volgare Fiorentino, si impose nel tempo sulle altre fino a diventare lingua nazionale.


Se pareba boves, alba pratalia araba,

et albo versorio teneba, et negro semen

seminaba     ( indovinello veronese VIII-IX secolo)



Da allora, da Nord a Sud, abbiano cominciato a scrivere in toscano e, a partire dal Novecento, con la scolarizzazione e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, anche a parlare in lingua italiana relegando tutte le altre parlate al rango di “dialetti”.
 
I dialetti dunque, anche se sono stati a lungo considerati lingue di second’ordine, sono in realtà lingue a tutti gli effetti, esattamente come l’italiano.


La Calabria è sicuramente tra le regioni d’Italia più ricche dal punto di vista linguistico. Ma qui non si parla solo un dialetto calabrese… 

I dialetti calabresi sono idiomi ricchi di influenze linguistiche, dovute alle diverse colonizzazioni, dominazioni e incursioni di differenti popoli ma principalmente composti dalle lingue classiche: il greco e il latino. Il latino rappresenta il substrato fondamentale; il fondo principale del lessico calabrese. Il greco è l’altro elemento caratterizzante dei dialetti calabresi è rappresentato dalla lingua parlata nella parte meridionale, in particolar modo nella provincia di Reggio Calabria.
Esempio:
·         Vògghiu mi veni! (“voglio che tu venga!”);
·         Non pozzu mi vaju! (“non posso andare!”);
·         Prima mi nesci! (“prima di uscire!”);
·         Senza mi ‘ccatti nenti! (“senza che tu compri niente!”);
·         Mi mori! (“che muoia!”).
E’ un costrutto di origine greco-bizantina
 Ma chi parla in dialetto nell’Italia contemporanea?
Oggi si ha una diminuzione dell’uso esclusivo del dialetto e un aumento di chi dichiara di usare il dialetto frammisto all’italiano (mistilingua). Il dialetto però non è più sentito come la varietà di lingua dei ceti bassi, simbolo di svantaggio sociale e di ignoranza. Sapere e usare un dialetto oggi è considerata una risorsa comunicativa in più, di cui servirsi quando occorre, per il suo potenziale espressivo. Il dialetto compare in ambiti d’uso diversi rispetto al passato, per esempio nei fumetti, alla radio, nella pubblicità, nei testi delle canzoni, nella narrativa (Andrea Camilleri), nella comunicazione mediata dal computer, utilizzato spesso tra i giovani con finalità ludiche. 
Le giovani generazioni, dovranno essere i custodi dei dialetti perché, come tutte le lingue, si evolve, ma non sta morendo, almeno non a breve, soprattutto dove, come in Veneto e al Sud, i vernacoli sono più diffusi e parlati. Del resto, oltre ad essere un modo di parlare, testimonia anche un modo di pensare, una visione delle cose, è l’espressione di una certa cultura e di valori e tradizioni che senza di esso si perderebbero per sempre.
Voi che cosa ne pensate? 

 il dialetto o alcune espressioni dialettali che voi usate sono uguali a quelli dei vostri nonni? 

e soprattutto, provenendo da paesi diversi, quali sono le differenze che trovate fra i vari vocaboli dialettali….confrontiamoci
                                  
                                                                             Prof.ssa  carmela Tripodi - classe 2A Liceo artistico




sabato 27 aprile 2019

Friendships in the Digital Age

This is is a 'Ted's Talk video' concerning the strong impact that social media are having on teenagers' life. My students from 2E , 2F and 2G are kindly requested to answer the  following questions, in order to profitably share opinions about a very current topic which is constantly affecting our daily life.                                                      Thus, after watching the video, please add your comments by focusing on  some of the following guidelines :    
- Which are the pros and cons about using social media? Give your personal opinion
- Why text messages can prevent people from communicating?  
- Despite granting us a fast communication, social media can be considered the main cause of       the 'lack of communication' which is typical to the lateat years : comment on this issue
- Why and how can we become 'social addicted'?
- How can parents help children browse the web safely?Which are the rules we should respect?
- How can the social media improve friendship and how can they even spoil it                                                                                                                          
                           

Poleis di ieri, 'Poleis' di oggi...

Democrazia e Libertà
Quello della democrazia, di cui le origini affondano nella civiltà greca, è un tema di grande attualità, soprattutto quando a essa si contrappongono governi “autoritari” che ancora oggi, negano e reprimono le libertà individuali: dalla politica alla religione, dalla società ai problemi ambientali. Parlare di Democrazia implica affrontare anche il più vasto tema della libertà, perché Democrazia, Uguaglianza e Libertà sono un connubio indissolubile:  la democrazia, tramite la partecipazione di tutti i cittadini adulti a decisioni che riguardino la collettività sociale, appare il miglior “procedimento “ per tutelare le libertà. In Italia, come in Europa, e in tanti altri paesi, grandi sforzi, dure lotte e pesanti conflitti bellici, sono stati affrontati per arrivare a un traguardo comune: la conquista della libertà, attraverso l’istituzione di governi democratici. Nonostante ciò in alcuni paesi ancora si fa fatica a “democratizzare” alcuni settori importanti della vita sociale, ad esempio, tendendo a mantenere sotto controllo il campo delle informazioni, limitando la libertà di espressione e di stampa e del pluralismo degli organi d’informazione, rendendo  difficile il confronto d’idee e opinioni. Vi sono paesi, in cui, cose semplici e per noi scontate, poiché fanno oramai parte della quotidianità, sono invece proibite e duramente puniti ne sono i trasgressori: la libertà di ascoltare musica, di professare qualsiasi fede religiosa si voglia, bere (moderatamente) alcol, riunirsi in associazioni, organizzare proteste e scioperi, la libertà di abbigliamento e tanto altro. 

Cosa pensi a tal proposito? come collegheresti le origini della Democrazia ateniese alla nostra vita di oggi? 

Uno spunto di riflessione mentre ascolti 

 

Scienza e Libertà di pensiero


 
«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»
 L'articolo 21 è l'articolo della Costituzione italiana dedicato alla libertà di manifestazione del pensiero.
La libertà di manifestazione del pensiero consiste nella libertà di esprimere le proprie idee e divulgarle ad un numero indeterminato di destinatari. Vi sono particolari forme di manifestazioni del pensiero che sono tutelate separatamente dalla Costituzione:
o    Libertà di fede religiosa art.19
o    Libertà artistica: art. 33 da cui deriva la libertà d’insegnamento e la libertà di ricerca scientifica.
Quella breve ed icastica formulazione dell’art. 33  sta lì a garantire l’indipendenza e l’autonomia del singolo scienziato, del singolo ricercatore, di “ognuno” che voglia esercitare la propria attività in campo scientifico. Indipendenza ed autonomia che non potranno subire limitazioni o compressioni, se non quando ciò sia reso necessario dall’esigenza di tutelare altri valori esplicitamente riconosciuti dalla Costituzione.
 Le grandi responsabilità etiche degli scienziati, che si applicano alle biotecnologie o alla ricerca nucleare, si convertono in responsabilità di carattere giuridico, allorché la loro attività vada ad incidere su quegli altri valori costituzionalmente protetti cui si è ora fatto cenno.
Lo scienziato tende ad adeguare l’intellectus alla res, anche attraverso la smentita delle teorie ed ipotesi altrui; così come l’intero ambiente sociale e la stessa scientific community, che, per parte loro si affidano al singolo scienziato ed al suo senso di responsabilità, chiedono che l’ordinamento protegga l’interesse diffuso a che quest’ultimo persegua (o abbia perseguito), con serietà di metodo ed in buona fede, la ricerca della verità scientifica, in altri termini, a che l’attività, che egli intende svolgere o assume di aver svolto, corrisponda a scienza.
Ma quanti studiosi e ricercatori coraggiosi e controcorrente dovranno ancora nuotare nel fango dell’ingiuria ed essere additati come gli eretici di turno dalla moderna inquisizione, prima che la loro idea possa essere presa in considerazione e sottoposta ad una accurata ed imparziale verifica scientifica?
Quando succederà che lo spirito indagatore e lo spirito critico, da sempre promotori dei più grandi progressi dell’Umanità, prenderanno il naturale sopravvento sui modelli di pensiero fossilizzati, schiavi della tradizione ed asserviti alla stabilità delle lobbies e dei baronati?
I nostri tempi sono ormai e finalmente esenti da discriminazioni e abusi e la comunità scientifica ha raggiunto la maturità intellettuale per sostenere che lo scopo primario della scienza è la ricerca pura della verità, ovunque essa si trovi?
Rifletti su quanto esposto e commenta :
ü  Ti sei mai sentito giudicato o escluso per una tua idea?
ü  Hai mai vissuto l’impossibilità di esprimerti a causa di una regola imposta da altri?
ü  Cosa credi possa minacciare la tua libertà di espressione?
ü  Credi che sia lecito poter dire ogni cosa?
ü  Conosci qualche scienziato vittima di discriminazione o censura?

venerdì 26 aprile 2019

Social Networks - luci ed ombre

Quasi tutti i cittadini (salvo rare eccezioni) sono presenti in uno o più social network. Non tutti, però, conoscono il forte legame che i social hanno con il problema della gestione dei dati.
Inoltre, se è vero che i social abbattono le barriere, è anche vero che notevoli sono i rischi ad essi collegati (dipendenza psicologica, cyberbullismo...)

giovedì 25 aprile 2019

Invasioni Barbariche ed emigrazione moderna: diritti di cittadinanza e diritti umani

E' giusto paragonare l’emigrazione moderna all’età delle invasioni barbariche?

Di fronte alle terribili immagini che ci provengono dalla Turchia e in generale dal resto d’Europa, c’è chi parla di accoglienza e chi invece pone un freno, paragonando l’arrivo dei migranti alle antiche incursioni barbariche. Quanto è giusto il paragone? Si può parlare di invasione o il fenomeno è del tutto nuovo e va valutato sotto una luce diversa?
Ha scritto Patrick Howart: "la combinazione dei cambiamenti climatici, del fascino dell’impero, sfociò in una migrazione di massa verso l’Europa occidentale che probabilmente non aveva precedenti e che non si sarebbe ripetuta fino alla fine del ventesimo secolo, quando improvvisamente l’Europa occidentale è stata raggiunta da milioni di nordafricani ed in misura minore da asiatici”.
Quali sono gli elementi che paiono accomunare le due situazioni, e quali invece divergono? Prova ad analizzare questi fenomeni tenendo in mente queste parole-chiave: #l'attrazionedell'impero #leguerre #icambiamenticlimatici #crisidiidentitàelottereligiose








 
I barbari
Giorgio Gaber
La fine di una civiltà
non è quasi mai avvertita da coloro che la vivono direttamente
La fine di una civiltà
si rivela dallo scadere dei vecchi principi su cui si reggeva
ma anche dagli atteggiamenti più banali della nostra quotidianeità
La fine di una civiltà
prevedeva sempre l'invasione di orde barbariche
che si insinuano nelle strutture portanti
e a poco a poco occupano tutti i posti di potere
Tanto più l'uomo, cosidetto civile, è stanco ed esangue
tanto più è certa e inevitabile la vittoria dei barbari
Il fascino di un atelier pieno di mèche di profumi e sorrisi
Armani Dolce e Gabbana Valentino
Il mito di una rock star coi suoi successi sempre più famosi
e voi tutti in piedi col vostro accendino
E intanto i barbari
arrivano i barbari
E intanto

 

mercoledì 17 aprile 2019

Social antisociali

Dopo aver partecipato all'esperimento condotto dalla tua insegnante: 2 giorni senza social, cosa pensi della definizione :"social antisociali". 

L'energia e il suo ruolo sociale

L'energia e il suo ruolo sociale.

Video sulle Mondo rinnovabile delle energie.

Dopo aver visto il video, prendi spunto da una delle forme di energie rinnovabili, e posta un commento in cui:
1) Descrivi il nome dell'energia rinnovabile da te scelta
2) Tratta sinteticamente, e in modo originale, l'argomento in massimo 15 righe.
3) Alla fine, in massimo 5 righe, commenta quando detto con un parere personale su quanto scritto.

Prof. Giulio Stringelli
Prof.ssa Smeralda Ammendolia
Prof.ssa Barbara Bellamacina

lunedì 15 aprile 2019

Noi e gli altri

Nell'ambito dell'arte Romanica abbiamo visto come questo stile  che ha caratterizzato l'architettura medievale, abbia avuto origine dall'incontro con tante diverse culture. Anche le più diverse come quelle germaniche ad esempio, si sono rivelate determinanti per la nascita di questo  nuovo stile.


A tal proposito, diventa importante riflettere sul concetto di convivenza pacifica tra diversi popoli, Secondo te 
Si può costruire una convivenza pacifica e collaborativa all'internodegli Stati in cui le migrazioni hanno messo in contatto culture diverse?
Similmente: si può costruire una tale convivenza tra popoli confinanti, che sempre più si avvicinano a causa della globalizzazione economica e dei flussi migratorî?
Sono domande alle quali a volte vorremmo dare risposta con poche parole magiche: dialogo, tolleranza. È davvero così facile?

Confrontarsi con altre culture significa interpellarle, stimolarle alla maturazione e all'elaborazione di valori condivisi. Ciò significa attuare momenti di dialogo, riproporre valori e identità.
Dobbiamo però individuare con chiarezza i diritti umani – personali e politici - che consideriamo irrinunciabili, perché su di essi si fonda la convivenza; diritti ancorati a valori e principi che consideriamo universali, perché fondati sulla comune ragione e sul diritto naturale, e quindi capaci di emergere in diverse culture e religioni.
Nell'ambito dell'arte Romanica abbiamo visto come questo stile  che ha caratterizzato l'architettura medievale, abbia avuto origine dall'incontro con tante diverse culture. Anche le più diverse come quelle germaniche ad esempio, si sono rivelate determinanti per la nascita di questo  nuovo stile.


A tal proposito, diventa importante riflettere sul concetto di convivenza pacifica tra diversi popoli, Secondo te 
Si può costruire una convivenza pacifica e collaborativa all'internodegli Stati in cui le migrazioni hanno messo in contatto culture diverse?
Similmente: si può costruire una tale convivenza tra popoli confinanti, che sempre più si avvicinano a causa della globalizzazione economica e dei flussi migratorî?
Sono domande alle quali a volte vorremmo dare risposta con poche parole magiche: dialogo, tolleranza. È davvero così facile?

Confrontarsi con altre culture significa interpellarle, stimolarle alla maturazione e all'elaborazione di valori condivisi. Ciò significa attuare momenti di dialogo, riproporre valori e identità.
Dobbiamo però individuare con chiarezza i diritti umani – personali e politici - che consideriamo irrinunciabili, perché su di essi si fonda la convivenza; diritti ancorati a valori e principi che consideriamo universali, perché fondati sulla comune ragione e sul diritto naturale, e quindi capaci di emergere in diverse culture e religioni.


 Approfondisci questa tematica ed esprimi con commenti personali il tuo parere.





la regola è armonia

La regola è armonia



https://www.youtube.com/watch?v=bn7wz-ceA3I


Dopo la visione di questo video, esprimi un  tuo commento sul concetto di bellezza e armonia.
Cos'è una regola? Cos'è il canone?
La bellezza ideale degli antichi greci, era solo una bellezza esteriore?
Di cosa necessita l'essere umano al fine di poter essere un buon cittadino così come si è verificato nell'antica grecia? Ricerca  e approfondisci .


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